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Pierluigi Sammarro e il disegno a matita

Quello che colpisce nella nostra intervista con l’Architetto Pierluigi Sammarro è la consapevolezza di aver di fronte un Architetto che ama la sua professione nonostante i tanti problemi in cui vivono oggi i professionisti. Non manca anche un accenno alla svolta digitale: “amo disegnare con la matita e vedere gli Architetti lavorare su un progetto non partendo dal disegno a mano è un peccato, si perde la poesia della nostra splendida professione”.

Pierluigi Sammarro vive e lavora a Firenze, dove nel 1996 ha fondato lo studio Sammarro Architecture Studio. E’ arrivato a Firenze con grandi sogni e progetti. Una formazione universitaria con professori come Natalini e Buti gli ha permesso di avere quelle competenze necessarie per affermarsi a Firenze e non solo. Oggi il suo studio è rappresentato da diversi collaboratori tra le due sedi di Firenze e Cosenza. 

“Mi sono laureato a Firenze con dei veri luminari della nostra professione che mi hanno dato le competenze necessarie per emergere in una Città bellissima come Firenze con progetti su diverse scale”. Sammarro opera soprattutto nell’ambito residenziale, sia nella nuova esecuzione che nel recupero e restauro di ville ed edifici, realizzando spa wellness, showroom e

abitazioni esclusive. Questa attività gli ha consentito un particolare approfondimento per la ricerca del linguaggio espressivo nonché estrema sensibilità per i dettagli, la ricerca dei materiali innovativi e qualità formali e progettuali degli elementi luminosi. “Mi piace progettare quello che mi crea emozione, cerco di dare la mia firma nei lavori in cui vengo chiamato

ascoltando sempre con grande attenzione i clienti e le loro necessità. Le nuove costruzioni innovative mi intrigano. Mi piace il pulito e l’elegante”. I suoi progetti non vengono mai meno all’imperativo della funzionalità, della bellezza e della cura di ogni dettaglio, perché “la differenza è nei particolari”. 

Quando si integra la parte creativa con quella tecnica è possibile avere uno spazio che trasmetta emozioni e sia allo stesso tempo funzionale.

L’illuminazione è fondamentale e affascinante, ci dice. Quando si integra la parte creativa con quella tecnica è possibile avere uno spazio che trasmetta emozioni e sia allo stesso tempo funzionale. Bisogna percorrere un’idea di un progetto e la luce deve essere integrata fin dall’inizio. Cerco di avere in testa sempre una linea guida in cui spazio, interior e luce dialoghino tra loro.

Quando si integra la parte creativa con quella tecnica è possibile avere uno spazio che trasmetta emozioni e sia allo stesso tempo funzionale.

L’illuminazione è fondamentale e affascinante, ci dice. Quando si integra la parte creativa con quella tecnica è possibile avere uno spazio che trasmetta emozioni e sia allo stesso tempo funzionale. Bisogna percorrere un’idea di un progetto e la luce deve essere integrata fin dall’inizio. Cerco di avere in testa sempre una linea guida in cui spazio, interior e luce dialoghino tra loro.

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