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Daniele Menichini e l’eco-responsabilità

Daniele Menichini è Architetto e Designer. Non gli piacciono le “etichettature”, ma se proprio deve si definisce “eco-responsabile”, un architetto attento a tutte le tematiche ambientali nello sviluppo di tutte le tipologie dei progetti in cui viene chiamato ad esprimersi. 

Nasce ad Engelberg in Svizzera nel 1968. Nel 1995 si laurea presso la Facoltà di Architettura di Firenze e nel 1996 fonda lo “Studio di Architettura Daniele Menichini”, che si occupa di progettazione, interni, allestimenti, design, comunicazione visiva ed art direction di aziende nel settore dell’arredamento home e contract. 

“La Sostenibilità è il mio mantra”. E’ la frase che Daniele Menichini ripete in ogni evento pubblico in cui viene invitato a parlare come formatore davanti ai suoi colleghi progettisti nei vari eventi in giro per l’Italia. 

All’accurata ricerca teorica affianca un attento lavoro pratico nel campo dell’architettura degli interni dedicandosi allo studio delle problematiche dell’abitare, del vivere contemporaneo, dell’ospitalità, della ricettività, della vendita in showroom, della ristorazione, del divertimento e del benessere. I suoi progetti sono stati riconosciuti a livello nazionale come esempi di una vera progettazione sostenibile.

Daniele Menichini insieme a Sergio Bini e Angelo Lanzetta è fondatore dell’associazione culturale Green hub che ha l’obiettivo di promuovere e diffondere la cultura dell’eco-responsabilità nel progetto a scala architettonica ed urbana. “Sono stato sempre curioso del rapporto tra il genere umano e il pianeta e l’impatto che ha l’uomo sull’ambiente”. È da questo principio che Daniele

ha cominciato ad applicare fin da subito i principi di sostenibilità ai suoi progetti, ricercando soluzioni il meno impattanti possibili. Sin dagli inizi dell’attività lo stile progettuale si è subito contraddistinto per la contemporaneità delle linee, la matericità, il colore, l’atmosfera, l’emozionalità e la multisensorialità dello spazio con particolare attenzione allo sviluppo di 

concept eco-based ed al dettaglio a partire da un percorso formativo tecnico, creativo e manageriale basato su ricerche e progetti in tema di progettazione integrata e sostenibile riferita ai paesi del nord europa che con le esperienze maturate hanno portato alla stesura dei progetti di impronta e filosofia eco-responsabile.

“L’architetto deve alzare culturalmente il livello di attenzione intorno a questi aspetti”

Mi piacciono le sfide ma sicuramente il tema della Casa mi sta particolarmente a cuore, sia il nuovo che il recupero edilizio”. Ci dice che l’Architetto dovrebbe essere un facilitatore alla comprensione di alcune problematiche da applicare all’Abitare inteso come tutti i luoghi come casa, lavoro, divertimento e tutti gli spazi in cui si muovono le persone che non fanno attenzione a tutto ciò che lo circonda: “L’architetto deve alzare culturalmente il livello di attenzione intorno a questi aspetti”. 

Un altro aspetto fondamentale per poter progettare in maniera sostenibile è la gestione dei dati, continua. “Il tempo corre molto velocemente e non ne abbiamo ancora molto se vogliamo avere un’inversione di rotta sul tema ambientale e dei cambiamenti climatici. I dati che abbiamo grazie all’intelligenza artificiale ci possono permettere di svoltare rapidamente, purtroppo però siamo in grande ritardo”. 

L’ultima parte della nostra intervista si concentra sull’aspetto della luce, determinante nei suoi progetti eco-responsabili. La luce è uno degli aspetti decisivi per la progettazione sostenibile, migliora la qualità della vita delle persone negli spazi chiusi. La luce serve anche per colpire, stupire e mettere in evidenza determinate architetture. Tuttavia, spesso non basta e bisogna affidarsi alla luce artificiale sottolinea l’Architetto Menichini. 

“L’approccio della luce artificiale è quella di creare delle atmosfere diverse che possono garantire la qualità nel vivere gli spazi. Bisogna lavorare con degli elementi che mettano in risalto scenari differenti. Quello che cerchiamo di fare con il nostro studio è cercare di inserire più punti di luce indiretta che in qualche modo cercano di simulare la luce diurna sia per temperatura che per diffusione”.

“L’architetto deve alzare culturalmente il livello di attenzione intorno a questi aspetti”

“Mi piacciono le sfide ma sicuramente il tema della Casa mi sta particolarmente a cuore, sia il nuovo che il recupero edilizio”. Ci dice che l’Architetto dovrebbe essere un facilitatore alla comprensione di alcune problematiche da applicare all’Abitare inteso come tutti i luoghi come casa, lavoro, divertimento e tutti gli spazi in cui si muovono le persone che non fanno attenzione a tutto ciò che lo circonda: “L’architetto deve alzare culturalmente il livello di attenzione intorno a questi aspetti”. 

Un altro aspetto fondamentale per poter progettare in maniera sostenibile è la gestione dei dati, continua. “Il tempo corre molto velocemente e non ne abbiamo ancora molto se vogliamo avere un’inversione di rotta sul tema ambientale e dei cambiamenti climatici. I dati che abbiamo grazie all’intelligenza artificiale ci possono permettere di svoltare rapidamente, purtroppo però siamo in grande ritardo”. 

L’ultima parte della nostra intervista si concentra sull’aspetto della luce, determinante nei suoi progetti eco-responsabili. La luce è uno degli aspetti decisivi per la progettazione sostenibile, migliora la qualità della vita delle persone negli spazi chiusi. La luce serve anche per colpire, stupire e mettere in evidenza determinate architetture. Tuttavia, spesso non basta e bisogna affidarsi alla luce artificiale sottolinea l’Architetto Menichini. 

“L’approccio della luce artificiale è quella di creare delle atmosfere diverse che possono garantire la qualità nel vivere gli spazi. Bisogna lavorare con degli elementi che mettano in risalto scenari differenti. Quello che cerchiamo di fare con il nostro studio è cercare di inserire più punti di luce indiretta che in qualche modo cercano di simulare la luce diurna sia per temperatura che per diffusione”.

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