Paolo Panetto e la luce d’autore

Paolo Panetto si definisce un architetto autoriale. “La figura dell’architetto-autore mi piace molto, sulla linea della tradizione italiana. Una figura che sa guardare più scale”. Paolo Panetto è un architetto d’interni che ama soprattutto sorprendere. Dal 2006 è partner di Exit, uno studio di architettura a Treviso e con i colleghi Loschi e Pagano si occupa di interior design, architettura di paesaggio e progettazione architettonica e urbana. “Mi piace quando il progetto ti offre la possibilità di sorprendere, regalare stupore al proprio committente” ci dice.
Nel 2009 e nel 2011 EXiT è stato selezionato tra i migliori giovani studi italiani da Giarch ed il lavoro dello studio è stato esposto al Padiglione Italia all’EXPO di Shanghai. I lavori sono stati pubblicati inoltre su prestigiose riviste nazionali e internazionali e oggi Paolo Panetto partecipa a diversi eventi formativi come relatore scientifico facendo emergere la qualità dei suoi progetti.
Il tema della Luce è fondamentale nei suoi interventi proprio per la sua caratteristica di poter stupire. “Ormai la luce artificiale è parte integrante in un progetto architettonico, cerco di solito di sfruttarla per incorniciare gli spazi e generare penombre. Mi piace molto la luce raso-muro per valorizzare i materiali naturali come il legno e l’acciaio.”
Paolo Panetto si occupa principalmente di interventi residenziali ed è proprio in questi casi che secondo lui la luce può essere molto più incisiva rispetto a interventi nel commerciale. Tuttavia, apprezza l’evoluzione della luce negli allestimenti museali: “c’è stato un grande lavoro nel valorizzare la luce in questo campo” continua.
Oggi si parla sempre di più della specializzazione dell’architetto ma il suo giudizio è chiaro: “Io credo nella figura centrale dell’architetto che viene affiancato da specialisti”, riprendendo il suo concetto dell’Architetto-Autore. Una figura che reputa ancora centrale e che deve essere maggiormente valorizzata in una situazione così complessa come quella di oggi nel mercato dell’edilizia.

Mi piace quando il progetto ti offre la possibilità di sorprendere, regalare stupore al proprio committente

Mi piace quando il progetto ti offre la possibilità di sorprendere, regalare stupore al proprio committente
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