Andrea Marastoni: “Una luce che fa respirare”

“Io ci provo ogni giorno a fare l’Architetto”. Così esordisce Andrea Marastoni nella nostra chiacchierata. Architetto lo è davvero dal 1990 da quando si è laureato all’università degli studi di Firenze. Una passione trasmessa dal papà Antonello. Oggi con il fratello Luca continua nella tradizione, cercando di rispettare i valori ereditati in questa professione delicata e importante.
All’interno dello studio sono presenti altri architetti, geometri e designer che permettono l’esecuzione dei progetti commissionati e l’approfondimento dei settori tematici. Lo studio si avvale anche di collaborazioni esterne per garantire sempre la massima efficienza produttiva. “Credo fortemente nella collaborazione tra tutti gli attori in questo settore”, ripete, anche quando partecipa ai corsi da formatore nei corsi in cui viene coinvolto. “La sfida è fare squadra tra Architetti, Ingegneri, Geometri perché da soli non andiamo da nessuna parte” aggiunge.
Si definisce di vecchio stampo perché lavora ancora con la matita. Nei suoi progetti particolare attenzione viene posta allo sviluppo completo del progetto, dallo schizzo iniziale alla completa realizzazione degli arredi interni: “La parte iniziale è la più importante in un progetto”, ci dice. “Bisogna entrare nella testa del committente e cercare di capire cosa vuole” ed è per questo gli piace dedicare tanto tempo ad ogni \ singolo progetto.
“Il momento più bello è quando capisci dal volto del cliente che hai colto pienamente l’idea” continua. La luce ha un ruolo importante nei suoi progetti: “è fondamentale in un progetto perché ti fa respirare”. Ci dice che bisogna partire sempre cercando di valorizzare la luce naturale ma poi è altrettanto importante saper sfruttare quella artificiale per dare risalto ed emozioni a determinati aspetti del progetto. “È importante già prevedere fin da subito il
progetto illuminotecnico per cercare di illuminare in maniera corretta le zone più delicate. Con il led abbiamo molte possibilità”. Oggi nei negozi la luce diventa determinante perché bisogna dare maggiore intensità alle zone principali. “A me piace illuminare in maniera diversa nell’arco della giornata un negozio. Si cambia la musica, perché non cambiare la luce?

Il momento più bello è quando capisci dal volto del cliente che hai colto pienamente l’idea
Concludiamo la nostra breve intervista con un accenno al brand Mizar: “è bello quando un brand storico torna a dare lustro all’Italia, sono sicuro che darà grandi soddisfazione ai committenti che utilizzeranno i loro prodotti”.

Il momento più bello è quando capisci dal volto del cliente che hai colto pienamente l’idea
Concludiamo la nostra breve intervista con un accenno al brand Mizar: “è bello quando un brand storico torna a dare lustro all’Italia, sono sicuro che darà grandi soddisfazione ai committenti che utilizzeranno i loro prodotti”.
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