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Un nuovo modo di progettare la luce!

Ultimamente non si fa altro che parlare di BIM nel mondo dell’Architettura e della Progettazione. In ogni settore ed in ogni campo applicativo produttori, progettisti, installatori, stanno affrontando questo paradigma che costituisce il nuovo approccio della progettazione nell’era digitale dei modelli virtuali. Ma come nasce questo termine e cosa significa? Il termine BIM, acronimo di Building Information Modeling è da far risalire nel lontano 1992 in un articolo tecnico a firma di GA Van Nederveen e FP Tolman, “Modelling multiple views on buildings”. Iniziò tuttavia ad essere comunemente utilizzato solo dal 2002 quando divenne parte del piano strategico di sviluppo di Autodesk. Ma il vero ideatore del BIM è il professor Charles Eastman del Georgia Technology Institute di Atlanta. Eastman è un pioniere nel settore AEC e CAD, sviluppando sistemi di ricerca 3D e primi modelli solidi e parametrici per l’industria delle costruzioni a partire dalla metà degli anni ’70. Ma a cosa serve il BIM? Il Building Information Modeling indica un metodo per l’ottimizzazione della pianificazione, realizzazione e gestione di costruzioni tramite aiuto di un software. Tramite esso tutti i dati rilevanti di una costruzione possono essere raccolti, combinati e collegati digitalmente. I vantaggi di questo metodo sono molteplici: riduzione del 30% dei costi di realizzazione di un intervento poiché si riducono gli sprechi, eliminazione di errori progettuali prima della fase di cantiere, riduzione dei tempi di esecuzione. Una rivoluzione nel campo della progettazione.

In Italia come procede l’entrata in vigore del BIM? Uno studio del CRESME/CNAPPC rivela che tra il 2017 ed il 2018 c’è stato un aumento del 30% della richiesta dell’uso delle metodologie BIM nelle gare di progettazione. Dal 1° gennaio 2019 inoltre è diventato obbligatorio l’uso del BIM per i bandi pubblici con importo a base di gara pari o superiore a 100 milioni di euro e dal 2025 sarà tra l’altro obbligatorio in tutti gli appalti pubblici nel nostro paese. Parliamo di uno strumento nato nei settori dell’architettura e dell’edilizia, ma sviluppatosi anche in altri comparti professionali, un supporto utile per progettare soluzioni innovative, legate soprattutto all’uso di nuove tecnologie.

Il progetto illuminotecnico è parte integrante nel processo di costruzione e anche in questo contesto il BIM sta diventando sempre più importante. Il lighting designer ha bisogno della geometria dell’edificio, al fine di sviluppare il concept di illuminazione e poter fornire i documenti richiesti in base alle norme. Nel processo BIM, il progetto illuminotecnico contiene le informazioni relative ai prodotti utilizzati e alle loro posizioni di installazione. Tutte queste informazioni vengono scambiate attraverso interfacce aperte: questo significa che non appena i dati vengono memorizzati nel processo BIM, ogni attore coinvolto può accedere alle informazioni degli apparecchi di illuminazione per lui rilevanti.

I professionisti del lighting design sviluppano con estremo interesse tecniche innovative e si lasciano guidare da metodi proiettati all’ottimizzazione della pianificazione della luce e la sua integrazione con l’architettura. Il BIM permette al settore dell’illuminotecnica di mettere a punto la pianificazione di nuovi sistemi per la diffusione della luce a partire dalle soluzioni naturali a quelle artificiali, passando per quelli che mischiano le due realtà. Si dimostra utile per diffondere la luce in ambiti domestici, lavorativi ed industriali, per finalità urbanistiche, artistiche, televisive, cinematografiche e legate agli spettacoli in genere.

Il BIM per edifici più efficienti

La crescita del Building Information Modelling nel lighting design prevede uno sviluppo determinante in ambito professionale. Le potenzialità di questo nuovo metodo di pianificazione dovranno essere sempre più spesso oggetto di formazione. Studi specifici, preparazione adeguata, possono fare del BIM il metodo protagonista della professione del lighting designer, che opera al fianco di architetti, arredatori, costruttori. Il lighting designer del futuro grazie al BIM sarà in grado di rendere gli edifici più efficienti in termini economici ed ambientali, elevare il livello del comfort così come quello della sicurezza e, grazie ad un uso intelligente dell’illuminazione, renderà gli spazi più sicuri ed aumenterà la qualità della vita delle persone.

Il BIM per edifici più efficienti

La crescita del Building Information Modelling nel lighting design prevede uno sviluppo determinante in ambito professionale. Le potenzialità di questo nuovo metodo di pianificazione dovranno essere sempre più spesso oggetto di formazione. Studi specifici, preparazione adeguata, possono fare del BIM il metodo protagonista della professione del lighting designer, che opera al fianco di architetti, arredatori, costruttori. Il lighting designer del futuro grazie al BIM sarà in grado di rendere gli edifici più efficienti in termini economici ed ambientali, elevare il livello del comfort così come quello della sicurezza e, grazie ad un uso intelligente dell’illuminazione, renderà gli spazi più sicuri ed aumenterà la qualità della vita delle persone.

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